A cura della Dott.ssa Jessica Dovicchi, Biologa
Non solo l’olio, ma anche le foglie dell’olivo possono offrire benefici per la salute. Contengono infatti Oleuropeina, un polifenolo dai numerosi effetti metabolici. Gli ultimi approfondimenti dell’Università La Sapienza di Roma attribuiscono all’Oleuropeina un ruolo cruciale persino nella riduzione dei picchi glicemici dopo i pasti (iperglicemia post prandiale).
Ciò mette questa molecola sotto i riflettori della scienza: potrebbe essere usata per il trattamento del diabete mellito di tipo 2? Approfondiamo lo studio.
Oleuropeina, che cos’è e dove si trova?
L’olivo, o ulivo (Olea europaea), è l’albero sempreverde tipico delle zone mediterranee. Dalle olive si ricava il noto olio extra-vergine d’oliva, il “re” della dieta mediterranea, immancabile sulle nostre tavole. Ricco di antiossidanti e grassi buoni (MUFA, acidi grassi monoinsaturi), offre numerosi benefici per la salute, soprattutto per la prevenzione di malattie cardiovascolari e neurodegenerative.
Che dire invece delle foglie d’olivo? Anch’esse contengono molti composti bioattivi.
Sono la parte della pianta con maggior quantità di polifenoli (oleuropeoidi, flavoni, flavonoli, flavan-3-oli e fenoli sostituiti), con proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. L’Oleuropeina è tra questi. Anzi, è il polifenolo più abbondante nelle foglie dell’olivo.
Questa molecola dal caratteristico sapore amaro ha però proprietà antiossidanti e antinfiammatorie, antiobesità e antidiabetiche, ed esercita azioni protettive a livello cardiovascolare e neurologico.
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La chimica dell’Oleuropeina
L’Oleuropeina è un metabolita secondario (iridoide) dell’Oleuropeoide. Per essere precisi parliamo di una fitoalessina, che la pianta produce per difendersi da insetti e microrganismi infestanti (stress biotico).
La sua biosintesi è regolata da una complessa via biochimica, che vede partecipi varie molecole endogene. L’Oleuperoide di partenza subisce un processo di esterificazione con un residuo di alcol diidrocaffeoilico, che fornisce all’Oleuropeina la caratteristica forma fenolica.
È presente sia nelle foglie d’olivo che nell’olio extravergine di oliva, in due forme:
- Oleuropeina legata a una molecola di glucosio (glicoside),
- Oleuropeina (non glicata) esterificata con l’alcol fenilpropanoide.
Oleuropeina benefici e proprietà
Come tutti i polifenoli anche l’Oleuropeina vanta proprietà antiossidanti e antinfiammatorie di grande rilevanza per la salute umana. Recenti studi scientifici dimostrano persino come questo potente polifenolo, assunto con quotidianità, possa giocare un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel trattamento del diabete.
Quali sono i benefici e le proprietà dell’Oleuropeina?
1. Effetto antiossidante e antinfiammatorio
I polifenoli sono molecole antiossidanti. Proteggono cioè le cellule dall’azione dei radicali liberi dell’ossigeno.
L’Oleuropeina non è da meno.
Grazie alla sua struttura chimica, infatti, è in grado di proteggere la pianta, in primis, ma anche l’organismo umano (come nutraceutico, una volta ingerita) dal danno ossidativo.
Previene così l’invecchiamento di cellule e tessuti, oltre ad avere un effetto antinfiammatorio importante per migliorare la salute del cuore e dei vasi sanguigni.
L’Oleuropeina riduce lo stress ossidativo agendo in modo diretto sul metabolismo. Ovvero è in grado di modulare l’azione degli enzimi coinvolti nell’eliminazione dei radicali liberi e dei mediatori dell’infiammazione:
- aumenta l’attività di enzimi quali la catalasi, la superossido dismutasi, la glutatione perossidasi e la tioredossina reduttasi;
- diminuisce la proteina C-reattiva, il fattore neutro-κB, l’interleuchina-1β, l’interleuchina-6, le adipocitochine e il fattore di necrosi tumorale;
- Inibisce la lipossigenasi.
2. Benefici per la salute del cuore
La Società Italiana di Nutrizione Umana (SINU) attribuisce all’olio extra vergine d’oliva numerosi benefici per la salute del cuore. Perché ricco di “grassi buoni” monoinsaturi, che contrastano il colesterolo “cattivo” (LDL), ma soprattutto di polifenoli come l’Oleuropeina.
Questa molecola ha un azione vasodilatatoria, dovuta alla produzione di ossido nitrico (NO), che contribuisce a ridurre la pressione sanguigna.
In più, l’Oleuropeina migliora la circolazione periferica e il drenaggio capillare (microcircolo). A ciò si somma l’effetto diuretico, che contribuisce a ridurre i liquidi corporei e il volume ematico.
3. Protezione del sistema nervoso
Gli effetti anti-neurodegenerativi dell’Oleuropeina sono stati oggetto di una serie di studi effettuati sia su cellule neuronali in coltura che su animali modello (modello murino). Il tutto a conferma dell’effetto protettivo che questo polifenolo svolge sulle cellule nervose.
In particolare, l’effetto antiossidante protegge i neuroni dal danno ossidativo e dall’invecchiamento, prevenendo così patologie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer, o demenze senili.
4. Riduce l’indice glicemico (effetto ipoglicemizzante)
Le ultime scoperte scientifiche attribuiscono all’Oleuropeina un forte effetto ipoglicemizzante.
Secondo un approfondimento dell’Università La Sapienza di Roma, infatti, l’Oleuropeina, abbondante nell’olio extravergine d’oliva, determinerebbe l’abbassamento dei livelli di glucosio nel sangue subito dopo i pasti (glicemia postprandiale), riducendo la risposta insulinica.
L’azione ipoglicemizzante dell’Oleuropeina è supportata da recenti ricerche sperimentali.
Lo studio condotto dal Dipartimento di Medicina Interna e Specialità Mediche dell’Università La Sapienza di Roma, su un gruppo di volontari sani, dimostra infatti come siano sufficienti 20 milligrammi di polifenolo, assunto durante il pasto (menù bilanciato secondo i principi della dieta mediterranea), per ottenere effetti significativi nella riduzione della glicemia.
La molecola, normalmente contenuta in olive, olio extravergine e foglie d’olivo, evita gli sbalzi glicemici, riduce significativamente i livelli di glucosio nel sangue (a digiuno), migliora la tolleranza al glucosio e abbassa l’indice di insulino-resistenza.
Oleuropeina e diabete: il meccanismo d’azione
Qual’è dunque il meccanismo d’azione che rende così importante l’Oleuropeina per il trattamento del diabete?
Gli studi scientifici hanno messo in luce in che modo questa molecola interviene nella regolazione del metabolismo del glucosio:
- promuove la traslocazione del trasportatore del glucosio GLUT-4 (trasportatore del glucosio-4) alla membrana cellulare;
- diminuisce l’attività del trasportatore GLUT-2 (trasportatore del glucosio-2 ad alta capacità e bassa affinità);
- regola l’assorbimento intestinale del glucosio;
- facilita la secrezione di insulina stimolata dal glucosio da parte delle cellule β pancreatiche.
Per la sua efficacia nel ridurre la glicemia e migliorare la sensibilità all’insulina, l’integrazione nella dieta di Oleuropeina può essere quindi un valido supporto alla terapia farmacologica finalizzata a contrastare l’insorgenza del diabete di tipo 2.
Inoltre, l’effetto ipoglicemizzante dell’Oleuropeina può portare benefici anche nel diabete gestazionale (ovvero una particolare forma di diabete che può presentarsi nelle donne per via della gravidanza) e nella sindrome metabolica.
Come puoi trarre beneficio dalle foglie d’olivo?
Le foglie dell’olivo sono edibili. Puoi preparare tisane o infusi con le foglie essiccate, o in polvere. Puoi usarle come ingrediente in cucina, per arricchire i sughi, la pasta, o torte salate. Oppure puoi ricorrere all’uso di integratori alimentari a base di estratti di foglie d’olivo.
Oleuropeina controindicazioni
L’Oleuropeina non ha particolari controindicazioni se assunta nel contesto di uno stile di vita sano e di una dieta equilibrata. Non a caso la dieta mediterranea, patrimonio immateriale dell’Unesco, considera l’olio extravergine d’oliva, ricco di questo polifenolo, un alimento sano da consumare quotidianamente.
Tuttavia, i rimedi naturali come gli estratti delle foglie d’olivo possono aiutare a gestire la glicemia o la pressione sanguigna, ma non sono sostituibili alla terapia farmacologica. È importante quindi seguire sempre il programma di cura prescritto dal professionista della salute.
Consulta sempre il tuo medico prima di assumere Oleuropeina. Gli integratori a base di estratti di foglie d’olivo potrebbero interagire con alcuni farmaci.
C.O.R.: l’integratore di Oleuropeina di Dinamys
I benefici dell’Oleuropeina delle foglie d’olivo, o presente nell’olio extravergine, sono davvero numerosi. Tuttavia, per ottenere un reale effetto nutraceutico occorrono delle dosi che difficilmente si riescono a raggiungere con la dieta. Quelle presenti nell’alimento (nell’olio EVO o nelle olive), o negli infusi (foglie essiccate di olivo) spesso non sono sufficienti.
Per aiutarti a gestire i picchi glicemici in modo naturale puoi ricorrere all’uso di integratori alimentari a base di Oleuropeina e altri elementi bioattivi utili per la salute del sistema circolatorio, come l’integratore C.O.R.
Indicato come supporto alla terapia farmacologica questo integratore contiene un mix di ingredienti per offrirti benefici a 360°:
- Oleuropeina con proprietà ipoglicemizzanti e vasodilatatorie;
- Ginseng, che stimola le funzioni cognitive;
- Curcuma, un potente antiossidante naturale;
- Zenzero, ricco di composti fenolici antinfiammatori (gingeroli) alleati della salute cardiovascolare;
- Biancospino, che favorisce la circolazione coronarica;
- Cannella, antinfiammatorio naturale capace di ridurre il colesterolo LDL.
L’azione combinata di più principi attivi crea un effetto sinergico potenziato a beneficio del sistema cardiovascolare, finalizzato a ridurre lo stato infiammatorio, la pressione arteriosa e la glicemia.
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Fonti:
“Oleuropein, a component of extra virgin olive oil, lowers postprandial glycaemia in healthy subjects“, Carnevale, R., Silvestri, R., Loffredo, L., Novo, M., Cammisotto, V., Castellani, V. e Violi, F. (2018). British journal of clinical pharmacology, 84(7), 1566-1574.
“Oleuropein-enriched chocolate by extra virgin olive oil blunts hyperglycaemia in diabetic patients: Results from a one-time 2-hour post-prandial cross over study“, Del Ben, M., Nocella, C., Loffredo, L., Bartimoccia, S., Cammisotto, V., Mancinella, M. e Violi, F. (2020). Clinical Nutrition, 39(7), 2187-2191.
