Il caldo e gli animali.

A cura della Dott.ssa Serena Sola
L’arrivo del caldo e della bella stagione porta sempre una ventata di allegria!
Tuttavia, il caldo e gli animali non vanno sempre d’accordo. Ci sono delle piccole attenzioni che bisogna avere nei confronti dei nostri animali da compagnia a sangue caldo e a sangue freddo per proteggerli da rischi delle temperature eccessive.
Caldo e animali, quali sono i fattori di rischio?
Gli animali da compagnia non hanno delle esigenze che si discostano troppo da quelle dell’uomo: l’esposizione al sole e all’afa è un fattore di rischio anche per il loro benessere. Piccoli accorgimenti nella vita quotidiana possono evitare di rovinare una fantastica giornata di sole!
In questo articolo ti daremo alcuni consigli per valutare i fattori di rischio e proteggere i tuoi amati pet dai rischi del caldo.
1. Esposizione
Sembra scontato… ma purtroppo non lo è: l’esposizione diretta al sole può essere molto dannosa.
Impariamo a non portare i cani a passeggiare durante le ore più calde, in particolare le razze brachicefale. Meglio uscire la sera e la prima mattina.
Non si dovrebbe lasciare l’animale (qualsiasi) in terrazzi senza un’adeguata zona d’ombra e nelle ore più calde, in assoluto vanno tenuti in ambienti freschi, non stanze strette senza un adeguato ricambio d’aria.
Mai lasciare gli animali in macchina, anche se con i finestrini abbassati.
Animali anziani, con particolari problematiche di salute, animali brachicefali (come carlini, boxer, bulldog ma anche gatti persiani, con alterazioni della conformazione del naso che possa rendere difficoltosa la ventilazione) o con il pelo lungo, possono avere difficoltà con la dispersione del calore.
2. Alimentazione
L’acqua deve sempre essere tenuta fresca e disponibile.
Il cibo non deve mai essere esposto alla luce diretta del sole.
Prediligere il cibo secco e, nel caso venga somministrato cibo umido, ricordarsi di rimuovere gli avanzi nella ciotola: con il caldo si deteriora prima e le mosche possono deporre le uova.
Anche se con il caldo molti animali tendono ad alimentarsi meno, il cibo va comunque somministrato in maniera regolare in quanto è un’indispensabile fonte di sali minerali e sostanze nutritive.
3. Temporali
I temporali estivi possono creare molti problemi ai cani. Bisogna avere l’accortezza di tenerli al riparo.
Per paura possono scappare e perdersi o venire investiti. Esistono farmaci e rimedi naturali per ridurre l’ansia, tuttavia il temporale è un evento difficilmente prevedibile, e non sempre si riesce a somministrare il farmaco per tempo.
In alternativa (o in aggiunta, come coadiuvante) si possono usare prodotti che sfruttano l’olfatto di cani e gatti per calmarli in modo altrettanto efficace, come acque profumate formulate a base di erbe dall’effetto rilassante, esattamente come nell’aromaterapia umana.
4. Mosche
Altra problematica dell’estate sono le mosche.
Possono sembrare innocue ma non lo sono, anzi! Massima attenzione va data a eventuali ferite sull’animale per evitare che le mosche vi depongano le uova, che si schiuderanno nel giro di poche ore provocando la nascita di larve insidiose.
Le larve si insinueranno nella ferita e inizieranno a cibarsi della carne viva con gravi conseguenze per l’animale.
Il fenomeno interessa tutte le specie ma in particolare quelle che vivono all’aperto, ad esempio le tartarughe.
Durante la primavera ci sono gli accoppiamenti. I maschi sanno essere molto brutali e spesso provocano delle lesioni nella regione peri-cloacale. Tali lesioni diventano spesso infestate dalle larve, ed è molto difficile poi effettuare una pulizia adeguata.
Come proteggere gli animali esotici dal caldo
La maggior parte degli animali esotici soffre molto il caldo. Conigli e roditori mal tollerano temperature superiori ai 26 – 30 gradi, e bisogna prestare molta attenzione perché il colpo di calore per animali di piccole dimensioni è sempre dietro l’angolo.
Conigli, cavie e altri istricomorfi
I lagomorfi in estate, soprattutto se vengono tenuti all’esterno, soffrono molto.
È indispensabile assicurarsi che abbiano un riparo all’ombra e acqua fresca sempre a disposizione (è possibile anche programmare l’irrigazione in modo da dare una pioggerellina fresca di supporto).
Nel caso in cui vivano all’interno e non ci siano condizionatori si possono distribuire nell’ambiente delle bottiglie di acqua ghiacciata avvolte in un panno in modo che possano trovare refrigerio.
Se tenuti fuori, è importante considerare anche gli sbalzi termici, le piogge e il vento: questi animali devono avere un posto in cui ripararsi.
Durante i cambi di stagione un altro fattore che può creare problemi è la muta (cambio del pelo). In questi periodi vanno spazzolati con maggiore insistenza in modo da evitare l’ingestione di una quantità eccessiva di pelo.
La muta, in caso di sbalzi termici, può non essere regolare e questo può contribuire a un’eccessiva perdita di pelo.
Molti sono convinti che tosare gli animali in estate sia necessario. Per quanto riguarda i conigli (e non solo), a meno che non si tratti di un angora (il cui pelo raggiunge delle lunghezze davvero importanti e va di conseguenza accorciato per evitare la formazione di nodi e lesioni cutanee), il pelo dei conigli non va tagliato.
Una corretta toelettatura prevede spazzolate regolari e frequenti durante i periodi di muta per rimuovere il pelo morto. Ricordiamoci che la pelliccia serve per proteggere la pelle, che è molto delicata, e aiuta l’animale a difendersi sia dal freddo che dal caldo.
Uccelli, rettili e animali non convenzionali
Anche per tutti gli altri animali occorre avere delle piccole attenzioni in modo da non provocare danni irreparabili.
È indispensabile non lasciare roditori, tartarughe e uccelli in piccole gabbie sul terrazzo con temperature eccessive, e neanche in prossimità di una finestra direttamente colpita dal sole durante le ore più calde: il surriscaldamento potrebbe essere loro fatale.
Bisogna trovare anche per loro un posto ombreggiato (all’esterno) o fresco all’interno delle abitazioni, ma non esposto a correnti.
Attenzione anche per le vasche dei pesci e degli acquari: la temperatura dell’acqua va controllata.
Molti rettili, seppur amanti del sole, non possono essere lasciati nelle ore più calde a esposizione diretta.
In natura hanno sempre la possibilità di scegliere e di spostarsi, invece in cattività non sempre hanno lo spazio sufficiente per muoversi in piena libertà e questo può provocare dei seri danni metabolici e disidratazione.
Come riconoscere un colpo di calore: i segnali
Un colpo di calore può provocare la morte più o meno istantanea dell’animale. I primi segni sono:
- Iperventilazione
- Vomito (negli animali che possono vomitare)
- Diarrea
- Perdita di coscienza
In questi casi la tempestività è salvavita.
Nel caso di animali di grosse dimensioni si possono letteralmente mettere dentro la doccia e bagnarli con acqua fredda in modo da ridurre subito la temperatura corporea.
Animali più piccoli possono essere avvolti in asciugamani bagnati, come possono essere bagnate le estremità (orecchie nel caso dei conigli) per favorire la dispersione del calore.
A questo punto bisognerà portarli da un veterinario per le cure. Molto spesso i danni provocati dalle alte temperature sono purtroppo irreversibili.
Per riassumere
- Temperature alte e afa possono mettere a rischio la salute dei nostri animali, convenzionali ed esotici che siano.
- Alcuni accorgimenti da adottare per proteggerli includono: evitare di farli uscire all’aperto nelle ore più calde (soprattutto gli animali brachicefali), offrire sempre zone d’ombra e ambienti freschi, non lasciarli in auto con finestrini abbassati, assicurarsi che abbiano sempre accesso ad acqua fresca ed evitare di esporre la pappa al sole.
- Gli animali anziani e a pelo lungo sono più vulnerabili.
- Il caldo è un fattore di rischio anche per gli animali esotici, come conigli, roditori, piccoli mammiferi, uccelli e rettili.
- Le mosche possono essere molto pericolose, controlla eventuali ferite per evitare che vi depositino le uova.
- Segnali di colpo di calore: iperventilazione, vomito, diarrea e perdita di coscienza. Agisci prontamente con acqua fredda e consulta un veterinario.
Dott.ssa Serena Sola
Medico Veterinario
GP Cert Exotic Animal Practice
@vncvet