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Cattiva digestione: rimedi naturali per ritrovare il benessere intestinale

foto di addome femminile a rappresentare cattiva digestione

Per chi soffre di cattiva digestione, i rimedi da banco spesso sono la soluzione più facile e veloce per trovare sollievo dai sintomi ad essa correlati. Ma se invece di trattare il problema a posteriori utilizzassimo delle tecniche naturali per regolare i processi digestivi evitando così gonfiore, acidità, reflusso e suscettibilità intestinale?

Cattiva digestione: rimedi, sintomi e cause

La digestione è un processo complesso che va ben oltre la semplice trasformazione del cibo. Si tratta infatti di un indicatore fondamentale del nostro stato di salute generale, un sistema delicato che riflette l’equilibrio tra alimentazione, stile di vita e benessere psicofisico.

Nella maggior parte dei casi, non è un disturbo passeggero ma il segnale che ci invia il nostro corpo quando qualcosa non funziona bene nel sistema digestivo: l’elaborazione del cibo non avviene correttamente, provocando una serie di conseguenze che vanno oltre il semplice disagio momentaneo.

I sintomi comuni della cattiva digestione

I segnali di una digestione compromessa sono molteplici e possono includere:

  • Gonfiore addominale
  • Sensazione di pesantezza dopo i pasti
  • Acidità di stomaco
  • Stitichezza o diarrea
  • Flatulenza eccessiva
  • Dolori addominali
  • Alitosi e reflusso

Questi sintomi non vanno sottovalutati: sono messaggi chiari del nostro corpo che richiedono attenzione e interventi mirati per ripristinare l’equilibrio digestivo.

illustrazione scientifica del processo di digestione

                      Illustrazione scientifica del processo di digestione negli esseri umani.

Le cause dei disturbi digestivi

Può capitare che la causa della cattiva digestione sia un occasionale pasto eccessivo, magari finito a tarda sera. L’aver “mangiato troppo” risulta in tutti (o buona parte) dei sintomi sopra descritti. Più spesso però i disturbi digestivi nascono da una combinazione di fattori ambientali, alimentari e di stile di vita che interferiscono con il naturale funzionamento degli organi addetti all’elaborazione del cibo.

Per essere più pratici, le cause della cattiva digestione includono tutti o parte di questi fattori:

  • Alimentazione scorretta: un regime alimentare ricco di cibi processati, grassi saturi e zuccheri raffinati può compromettere gravemente la funzionalità digestiva.
  • Stress e ansia: lo stress psicologico ha un impatto diretto sul sistema digestivo, alterando la produzione di enzimi e rallentando il processo digestivo.
  • Stile di vita sedentario: la mancanza di attività fisica rallenta il metabolismo e influenza negativamente la motilità intestinale.
  • Intolleranze alimentari: sensibilità a determinati alimenti possono scatenare reazioni infiammatorie e disturbi digestivi.

7 step per combattere la cattiva digestione in modo naturale

donna volteggia nella natura per mostrare il suo benessere fisico

Il miglior modo per combattere la cattiva digestione è lavorando sulle cause, o meglio, evitando che si creino le condizioni tali per cui i processi digestivi di alterano.  Se alcune erbe e spezie possono aiutare, senza un vero cambiamento alimentare e di stile di vita saranno solo coadiuvanti palliativi, e non potremo mai davvero raggiungere quella serenità gastro-intestinale che desideriamo.

1. Scegli alimenti freschi e integrali

Sia gli alimenti freschi che quelli integrali sono più ricchi di nutrienti perché non sono stati sottoposti a processi di lavorazione e trasformazione che aggiungono carboidrati raffinati, conservanti e grassi saturi notoriamente associati ai disturbi digestivi.

Glucosio e zucchero, ad esempio, estremamente comuni nei cibi lavorati, concorrono ad aumentare l’infiammazione dell’intestino, che a sua volta può causare numerose patologie.

E cosa c’è di più lavorato dei cibi “ipocalorici” o “light”? Anche se vengono commercializzati come alternative più sane agli originali, dobbiamo riflettere su ciò che viene aggiunto per compensare l’assenza di zucchero o la ridotta percentuale di grassi.

Prendiamo lo xilitolo o l’eritritolo. Queste due note alternative allo zucchero si chiamano “polialcoli” e possono causare gonfiore e diarrea, oltre che ridurre il numero di batteri intestinali, indispensabili per il corretto funzionamento dell’organo. Una scarsa flora intestinale può provocare ulcere, sindrome del colon irritabile e anche il morbo di Crohn.

Al contrario, mangiare frutta e verdura fresche, meglio se di stagione, e alimenti integrali, ci farà sentire più sazi, e darà al nostro corpo un boost di nutrienti, minerali, vitamine e altri composti importantissimi per la nostra salute generale, e non solo quella dell’intestino.

2. Fai il pieno di fibre

Le fibre sono alla base di una buona digestione, siano esse solubili, insolubili o prebiotici.

Le fibre solubili assorbono l’acqua e servono a dare consistenza alle feci. Le fibre insolubili invece supportano la motilità intestinale, assicurando che gli scarti accumulati fuoriescano facilmente e, soprattutto, regolarmente.

I prebiotici sono un altro tipo di fibre che nutre nello specifico la flora intestinale, migliorando la sua funzione barriera e riducendo l’infiammazione.

Tutte queste fibre sono presenti naturalmente in molti alimenti vegetali, cereali integrali, legumi, frutta fresca e secca, semi, alcune piante officinali (come il tarassaco), funghi e anche nel miele.

Studi hanno dimostrato che una dieta ricca di fibre (circa 30 grammi al giorno per le donne e 50 per gli uomini) riduce il rischio di problemi all’apparato digestivo.

Consumare questi alimenti regolarmente può aiutare a mantenere un microbioma intestinale sano e supportare così la digestione.

3. Includi i grassi buoni

Alla parola “grassi” molti di noi hanno una reazione avversa. Eppure i grassi possono essere buoni e avere effetti positivi sulla nostra salute. Tanto per cominciare, ci aiutano a sentirci soddisfatti dopo un pasto, inoltre sono indispensabili per il corretto assorbimento delle vitamine A, D, E e K.

Stiamo parlando dei grassi omega-3 presenti nell’olio d’oliva, nel pesce azzurro, nell’avocado, nelle noci e nei semi.

A differenza dei grassi saturi, questi nutrienti svolgono un ruolo fondamentale nel migliorare la digestione riducendo l’infiammazione intestinale, supportando il microbioma e facilitando l’assorbimento dei nutrienti.

Aiutano a regolare la motilità intestinale, stimolano la produzione di ormoni digestivi e proteggono la mucosa, contribuendo a prevenire disturbi come la sindrome dell’intestino irritabile e migliorando complessivamente il benessere del sistema digestivo.

4. Cura l’idratazione

bicchiere d'acqua a simboleggiare una corretta idratazione

La disidratazione è una delle cause più comuni della costipazione.

Il nostro corpo però non assorbe l’acqua solamente da quella che assumiamo bevendo, ma anche dai cibi che mangiamo. Che siano alimenti freschi (frutta, verdura) o preparazioni (centrifugati, succhi, tisane, brodo, minestre), tutto contribuisce all’idratazione corporea.

Ottime fonti naturali di idratazione sono, ad esempio, cetrioli, peperoni, mele, arance, broccoli, lattuga e fragole.

Naturalmente, evitiamo di aggiungere troppe calorie, zuccheri o sale ai piatti.

5. Riduci lo stress

Lo stress è un fattore determinante nei disturbi digestivi, alterando in modo profondo il funzionamento dell’apparato gastrointestinale.

Quando si è sotto stress, il corpo entra in modalità “combatti o fuggi”, dirottando le nostre energie e il flusso sanguigno lontano dall’intestino, rallentando così la digestione.

Questo meccanismo può provocare sintomi come ulcere, diarrea, stitichezza e sindrome dell’intestino irritabile.

Certo, nella vita di tutti i giorni il nostro corpo è bombardato da situazioni stressanti, ed eliminarle non è sempre possibile. Possiamo però adottare delle tecniche per ridurre stress e nervosismo in modo naturale, come fare meditazione, yoga o usare l’aromaterapia per migliorare lo stato mentale e supportare anche il benessere digestivo.

6. Consuma i pasti con consapevolezza

Non è solo ciò che c’è nel piatto a influire sulla digestione ma anche come lo mangiamo. Intanto, mangiando velocemente si rischia di ingerire molto di più rispetto all’effettivo bisogno, inoltre incameriamo aria, il che causa gonfiore, flatulenze e potrebbe anche provocare indigestione.

Alcune semplici regole per mangiare in modo consapevole:

  • Consuma il pasto sedendo in modo composto a tavola
  • Mangia lentamente
  • Fai bocconi piccoli e masticali a fondo
  • Concentrati sul pasto, evita quindi di mangiare davanti alla televisione, al computer o al cellulare
  • Goditi il piatto facendo attenzione a profumo, aspetto, consistenza e sapore

Possono sembrare consigli un po’ desueti ma tu provali, e noterai presto la differenza. Il nostro cervello deve poter apprezzare il momento per coordinare tutte le funzioni correlate alla digestione.

7. Elimina le cattive abitudini

Infine ci sono alcuni semplici comportamenti quotidiani che aumentano esponenzialmente la cattiva digestione. Certi sono ben noti come cattive abitudini, altri sono più insospettabili ma altrettanto deleteri. Nello specifico:

  • Fumare: chi fuma ha maggiori possibilità di soffrire di reflusso gastro-esofageo. Può sembrare incomprensibile per chi è abituato ad accendersi una sigaretta subito dopo i pasti, adducendo che senza non può proprio digerire. Eppure è l’esatto contrario: in presenza di cattiva digestione, la prima cosa da fare per alleviare i sintomi è proprio smettere di fumare. Oltre ad essere una delle principali cause del cancro ai polmoni, è spesso associato anche a ulcere gastriche, coliti ulcerose e tumori gastrointestinali.
  • Bere alcolici: un’altra consuetudine a tavola, durante e dopo il pasto, ovvero il consumo di vino e altre bevande alcoliche. Se l’abuso è sempre pericoloso, in caso di problemi di digestione anche piccole dosi possono aumentare la produzione di acidi nello stomaco e farci stare male.
  • Sdraiarsi dopo mangiato: distendersi sul divano dopo un lauto pasto è un piccolo piacere per tanti di noi, eppure anche questo gesto in apparenza innocuo nasconde delle insidie per chi soffre di cattiva digestione. In primis, gioca in nostro sfavore la forza di gravità: il cibo ingerito fatica a muoversi nella corretta direzione. Inoltre, da sdraiati, il contenuto dello stomaco può risalire causando rigurgiti acidi e bruciori di stomaco.
  • Mangiare tardi la sera: che sia la cena o uno spuntino di mezzanotte, introdurre cibo nello stomaco poco prima di mettersi a letto non è una buona idea. Valgono tutte le ragioni menzionate nel punto precedente, a cui si aggiungono la posizione in cui dormiamo, che può ostacolare il lavoro di stomaco e intestino, e la lunga permanenza nel letto. È importante sottolineare che il sonno è quel momento della giornata in cui il corpo deve riposare. Se invece si trova a dover gestire tutti i processi digestivi, non ha modo di rilassarsi e rigenerarsi, con maggiore rischio di sviluppare infiammazioni.

Chi soffre di cattiva digestione dovrebbe attendere almeno 3 o 4 ore prima di sdraiarsi dopo aver consumato un pasto, anche se piccolo, così da permettere al cibo nello stomaco di raggiungere l’intestino.

Il rimedio per la cattiva digestione di Dinamys

Floracarb di Dinamys, integratore naturale contro la cattiva digestione a base di Melograno, Mirtillo nero, Carbone vegetale, Ortica, Anice verde, Finocchio, Cumino, Bacillus coagulans e Carvi.

Correggere alimentazione e stile di vita seguendo i consigli che abbiamo appena esplorato significa intraprendere un percorso di benessere che parte dalla digestione fino a coinvolgere tutto il nostro organismo.

FLORACARB di Dinamys nasce proprio per accompagnarci in questo viaggio riequilibrante, fornendo tutto ciò di cui stomaco e intestino hanno bisogno.

Un integratore 100% naturale, in forma di capsule, formulato con una miscela di piante officinali ad elevati attivi vegetali le cui proprietà si intersecano e si supportano, in una potente azione sinergica:

  • Melograno e mirtillo nero: il melograno, ricco di antiossidanti, si unisce al Mirtillo nero per proteggere l’intestino
  • Carbone vegetale: assorbe gas le tossine
  • Ortica, anice e finocchio: riattivano il metabolismo
  • Cumino e carvi: leniscono i disturbi gastrici
  • Bacillus coagulans: riequilibra la flora batterica

Floracarb è l’alleato della tua salute intestinale. Assumi 2-3 compresse a colazione, pranzo e cena, e già dalle prime settimane inizierai a digerire meglio, a eliminare il gonfiore, e a veder scomparire tutti i sintomi causati da un cattivo funzionamento del tratto gastro-intestinale.

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